LA VENDETTA DI SERGIO - 2^ puntata - Taranto  - Vibo Valentia Trasgressiva

LA VENDETTA DI SERGIO - 2^ puntata - Taranto - Vibo Valentia Trasgressiva

LA VENDETTA DI SERGIO - 2^ puntata - Taranto

Mi sono spogliato, mi sono steso accanto a lei e l'ho baciata teneramente ammirando finalmente la sua inviolabile fessa. L'ho annusata, esplorata con delicatezza, masturbata a lungo. Oh... com'era bella! Dopo un po', riuscivo a sentire avvicinarsi il suo orgasmo ogni volta che le mie dita penetravano in lei.
- Melissa, stai tremando come una foglia. Forse vuoi godere fino in fondo, ma io non ho ancora nessuna intenzione di farti venire. Lascia che questa languida attesa prolunghi il tuo piacere, dolce Melissa....
- Adesso... perfavore... fottimi adesso!
A quelle parole, è esplosa tutta la mia rabbia.
- Nooo! Aspetterai come ho aspettato io in questi due anni! Lo sai quante volte mi sono dovuto trattenere, quanti dolori al basso ventre ho sopportato perchè non potevo sborrare, quante notti insonni ho passato per colpa tua?
Ho allungato una mano per abbassare i miei calzoni e le mutande e ho tirato fuori il mio cazzo svettante. Era completamente diritto, 15 cm. di carne gonfia e dura pronti a tutto. Mi sono spostato sopra di lei e gliel'ho messo davanti alla bocca. Scalciava un po', ma le sue braccia erano bloccate dalle mie.
Ho visto qualche goccia di perdita sulla cappella e ho spinto i fianchi in avanti finchè la punta non ha toccato le sue labbra ancora macchiate di rossetto.
- Apri la bocca, fammi entrare. Ho sognato questo momento per 24 mesi!
Non cedeva, così le ho tappato il naso fino a quando non è stata costretta ad aprirla per respirare. Allora ho infilato il pene tra le sue gengive calde mentre lei si lamentava.
Eppure, una volta entrato, è sembrata abbassare la guardia e ha iniziato a succhiarlo. Dopo un minuto, le ho lasciato libero un braccio e subito
Melissa ha allungato la mano per afferrarlo e accompagnarlo dentro e fuori dalla bocca. Sentivo la lingua massaggiare il pene mentre scivolava fino alla gola.
Le ho liberato anche l'altro braccio e lei mi ha ringraziato sfiorando delicatamente i coglioni e pizzicandoli per rilassare lo scroto.
Le sue labbra erano intrise di saliva mista a secrezioni, le guance si gonfiavano mentre la cappella le dilatava all'esterno. L'ho scopata per la prima volta così, riempiendola di sborra e godendo nel vedere i rivoli di sperma colare dai lati della bocca.
Quando ho estratto il cazzo dal quel viso tanto amato e desiderato, mi sono quasi sentito in colpa. Lei piangeva.

CONTINUA

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