• Pubblicata il
  • Autore: ERNESTO 19.38
  • Categoria: Racconti etero
LE MIE ULTIME SCOPATE IN CLINICA - 3° tempo - città Bologna - Vibo Valentia Trasgressiva
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LE MIE ULTIME SCOPATE IN CLINICA - 3° tempo - città Bologna - Vibo Valentia Trasgressiva

LE MIE ULTIME SCOPATE IN CLINICA - 3° tempo - città Bologna

Era una porcellina e "la s'aprufitèva dl'usèl d'un vec per gòdar ànca li" (s'approfittava dell'uccello di un vecchio per godere anche lei). Mentre mi cavalcava, si stimolava il clitoride con le dita, il succo di passera scivolava giù per i miei maroni e bagnava il letto che cigolava. Ad un certo punto, ha cominciato a pompare sempre più velocemente e, mentre si sfregava, dondolando la vagina, ha avuto una prima scossa. Le scosse sono aumentate di intensità, i gemiti soffocati anche, i capezzoli eran dritti come chiodi. Era insaziabile. S'è impalata così a lungo sul cazzo, e la sua passerona era così stimolata, che ha addirittura pisciato succo di figa. Una fontana trasparente che ha inondato la mia pancia e tutto il letto. Non avevo mai visto niente del genere.
- Scusi per lo "squirting" Ernesto, ma lei è così maschio che non sono riuscita a trattenermi. Dopo cambio le lenzuola, non si preoccupi...
- Va benissimo così, Clara. Anche se morissi adesso, morirei felice...
- Non lo dica neanche per scherzo! Vuole farmi licenziare?
Mentre lei si auto-fotteva e le tette rimbalzavano ad ogni spinta, mi sono fatto coraggio e le ho chiesto:
- Ma cosa vuol dire "squirting"?
- Davvero non lo sa? Un vecchio stalone comel ei? Significa che la donna godendo, ha una specie di eiaculazione che esce dall'uretra, ma non è pipì. Non le è mai capitato prima?
- No, ai miei tempi non usava. Però mi ricordo che, in via Ippodromo, c'era un bordello dove c'eram quelle che, se volevi, ti pisciavano addosso...
Lei sorrideva, con quella naturalezza che soltanto le ragazze non impegnate hanno. Libere da retro-pensieri, sensi di colpa o altro, usano il proprio corpo per dare e ricevere piacere, poi domani si vedrà.
Comunque io ero resistente e dovevo ancora venire. Clara invece era imbarazzata, lei aveva goduto e non si era ancora guadagnata la pagnotta! Allora è passata al piano "B". Sempre pompando, mi ha accarezzato e pizzicato la maronaia, iniziando ad adularmi ed a gemere un po' più forte.
- Ooooh... ancora Ernesto... è un pezzo che nessuno mi scopa così... aaaaaah...
Non ci credevo per nulla, ma era lostesso bello sentirselo dire. Ha anche strofinato le sue tette carnose sulle mia bocca, eppure la goccia che ha fatto traboccare il vaso, o meglio l'uccello, è stata il lasciar cadere i suoi capelli castani tra i suoi seni bianchi, con un "vedo non vedo" di antica memoria. Finalmente ho scaricato il mio vecchio seme nel preservativo e lei si è sfilata con prudenza.
Due giorni fa, quando mi son venuti a trovare, i miei figli hanno detto che il mio conto in banca sta calando e non capiscono perchè. Io invece ho rubato un paio di mutande della Clara e, quando non è di turno, le metto sotto il naso e sulla bocca per fare degli aerosol di figa.

FINE

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