Quella del piano sopra - Vibo Valentia Trasgressiva

Quella del piano sopra - Vibo Valentia Trasgressiva

Fin dal primo giorno che ho abitato nel piccolo condominio, dove abito tuttora con quelli di sopra non ho avuto rapporti di estrema amicizia, ma solo di ciao, buongiorno, buonasera , insomma normali rapporti condominiali.

Io sono divorziato con una quindicina d'anni più di loro e in condominio conduco una vita tranquilla, porto raramente donne in casa, preferisco fuori o da loro.


Loro sono una coppia giovane che conviveva asieme da due tre anni, dopo si sono separati e lui se ne è andato in un paese vicino, lei, Lina, si è fidanzata con, diversi uomini ma con nessuno ha fatto coppia fissa e credo che passi molto tempo da sola, almeno per quello che vedo e sento.

I nostri rapporti cambiarono, inizialmente in peggio da quando mi accorsi di una macchia di umidità nel soffitto, quando ne fui certo avvisai prima l'amministratore e poi mi feci coraggio e salii da lei, mi accolse con un cordiale sorriso e dopo averle spiegato il perché volle vedere di persona . Brontolò, quasi fosse colpa mia, ma poi si interessò, con l'aiuto dell' amministratore per un idraulico, il quale dopo varie prove e consulti col sottoscritto e l' amministratore trovò il guasto e lo riparò.

In quei giorni ci incontrammo molte volte e notai che era contratta e portava attorno al collo una sciarpa di seta, ma siccome eravamo ai primi giorni d' agosto, gli chiesi il perché. Mi rispose, "cervicali" , la rimproverai in modo garbato dell'abuso del condizionatore, mi dette ragione e aggiunsi che se voleva le avrei massaggiato il collo per alleviare un po' il dolore, disse subito di no e molto seccata della proposta girò i tacchi e si avviò verso la porta.
Aspetta gli dissi forte non sto scherzando, non è la prima volta che lo faccio e ho avuto diverse soddisfazioni , più d'una persona mi chiede di farglieli e dice di trovarsi bene, si fermò e disse : è vero? , si gli risposi e le spiegai la mia passione per i massaggi.

Fu incerta, non mi credeva, ma accettò di provare , la feci sedere e sbottonarsi la camicia, presi l'olio profumato alle erbe di una famosa marca e cominciai dopo avermi massaggiato con l'olio le mani per renderle morbide e calde, le appoggiai nel suo collo e con lente rotazioni la massaggiai per una decina di minuti, la camicetta però era un ostacolo e poteva sporcarsi, così le chiesi se poteva toglierla.

Si girò , mi guardò e senza dire parole se la tolse restando con i reggiseni, di pizzo bianco che contenevano due tette seconda misura, proporzionate alla sua linea. Ora potevo massaggiare allargandomi anche sulle spalle e un po' più in giù della parte interessata, Lina non parlava, ma quando dopo venti minuti dissi che bastava mi disse solo che ero stato bravo e che si sentiva già meglio. E se ne andò.

Alle nove del mattino dopo mi chiamò al telefono, ciao mi puoi fare un altro massaggio sai sto molto meglio, se vuoi vieni su tu, ok , fra dieci quindici minuti sono su.

Doccia un p' di profumo, l'olio e salii, mi accolse con un sorriso diverso e mi parlò di come aveva dormito bene e che si era alzata senza dolore, si era sciolta anche nel parlarmi, come se fossimo stati vecchi amici, mi offrì un caffè e poi cominciai.

Indossava un reggiseno azzurro che metteva in risalto ancora di più i suoi sodi seni, sempre parlando in modo tranquillo di noi due, dei nostri passati e delle nostre aspettative la massaggiai per trenta minuti comprendendo anche il viso. Alla fine mi ringraziò chiedendomi quanto mi doveva, le dissi che non lo facevo per soldi ma per passione, spostandoci nella terrazza e guardando il panorama si avvicinò e sottovoce mi chiese se massaggiavo anche tutto il corpo e se si, avessi massaggiato anche lei.

A tale richiesta, mi trovai impreparato mi rifece la domanda e dopo un po', si si può fare a patto che tu non fai parola con nessuno, va bene, promesso, quando si fa, domani vado in montagna per tre giorni, facciamo giovedì mattina alle dieci, ti va? . si ti aspetto ma vieni tu da me e tornai alle mie faccende.

Suonò alle dieci precise, ciao eccomi qua, la feci accomodare nello stanzino dove avevo un lettino per massaggi, la invitai a spogliarsi e stendersi pancia sotto , a vederla con addosso solo le mutandine era uno spettacolo meraviglioso , aveva forme bellissime e proporzionate, un culo piccolo e sodo.

Io indossavo calzoncini corti leggeri e una maglietta, cominciai come è mio solito dai piedi per poi salire sempre massaggiando leggermente e con olio abbondante , il suo culo era duro e a toccarlo ebbi l'erezione che durò fino alla fine, piano piano le tolsi le mutandine che erano d'impiccio, potevo così massaggiare tutto il corpo senza interruzioni .

Lina come faccio, posso premere di più, va bene così mi piace sei fantastico e continuai passando con le dita nel solco del culo, cominciava a borbottare mezze parole, sentivo che si eccitava e quando accarezzai le labbra della passera era già tutta bagnata.
Dopo un po' la feci girare vidi la felicità nel suo volto, mi disse che è bellissimo sentire le mani sulla pelle, è una goduria che non avevo mai provato, sei fantastico. Si accorse della mia erezione, sorrise e mi disse, piace anche a te vedo , si accostò un po' verso di me e lo tocco da sopra la stoffa, poverino, disse, così sta male , meglio liberarlo , togliti i vestiti.

Cosi feci e ripresi il massaggio, mi spostai dalla parte della testa e cominciai dalle tette, erano veramente sode come avevo immaginato, i capezzoli vennero rigidi, li pizzicai più volte, il mio cazzo dritto e duro strofinava la sua faccia , lo prese con una mano e se lo portò alla bocca , lo baciò e lo ciucciò. Si fermò quando mi spostai all' altezza del bacino e presi toccargli il clitoride, lo leccai fino a farla venire, si si siii, i suoi umori mi bagnarono la faccia, con una mano toccavo il suo buchetto e con l'aiuto di un po' d'olio infilai dentro il dito medio, porco che fai.

Adesso sdraiati tu e si mise sopra a sessantanove cominciando un pompino da favola , mentre io leccavo quei due meravigliosi buchi, dopo un po' scambiammo le posizioni e la penetrai, gridava dal piacere, da tanto non faceva sesso, pompavo finchè gridò vengooo , anch'io ero pronto e le sborrai sul petto. L'accarezzai ancora un po' e poi andammo in doccia , lì mi baciò e mi ringraziò dicendomi Lo faremo ancora vero?. si

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati